Nel contesto dell’Analisi Transazionale, Berne (1961) vede la guarigione come l’uscire dal copione in direzione dell’autonomia. La guarigione che si basa sul recupero dell’autonomia significa che la persona attraverso il processo terapeutico si riappropri di tre capacità: consapevolezza, spontaneità e intimità (Berne, 1964). Ciò sta ad indicare che la persona è in grado di comportarsi, sentire e pensare in risposta alla realtà del qui ed ora senza lasciarsi vincolare dalle convinzioni di copione. Una parte rilevante del lavoro analitico si fonda nel ricollegare quanto emerge come situazione problematica attuale al Copione di vita delle persone: le sofferenze, le difficoltà, i limiti del “qui e ora” sono l’espressione di decisioni ed automatismi antichi che possono essere rivisti e modificati sviluppando le potenzialità rimaste da allora in secondo piano. La persona è aiutata a scoprire le motivazioni delle antiche posizioni, la loro necessità storica, la loro funzione difensiva, ma anche il loro effetto limitante e negativo (Goulding, 1979). E’ aiutata a Ri-decidere, con nuove competenze Adulte, nuovi Permessi e diverse condizioni, nella direzione di decisioni nuove e liberatorie che permettano alla persona la possibilità di individuare nuovi modi di sentire o agire, che meglio garantiscono oggi una vita sana e orientata alla soddisfazione dei propri bisogni profondi.
La crescita individuale prosegue anche dopo la psicoterapia in quanto lo sviluppo individuale non può mai considerarsi concluso. L’esperienza positiva della psicoterapia e i cambiamenti raggiunti portano la persona ad acquisire una propria capacità e modalità di proseguire, nel corso della propria esistenza, autonomamente nella direzione della crescita individuale.
Berne, E. (1964). A che gioco giochiamo. Milano: Bompiani, 1967.
Goulding, R., Goulding, M. (1979). Il cambiamento di vita nella terapia ridecisionale. Roma: Astrolabio, 1983.